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Ricerca Artistica a cura di Gino Di Grazia



Auguste Rodin

Di modestissima estrazione sociale, François-Auguste Rodin nasce il 12 novembre del 1840 a Parigi, dal matrimonio fra Jean-Baptiste Rodin – impiegato della prefettura di polizia -, e Marie Cheffer.
Nel 1854, a soli quattordici anni, inizia a frequentare i corsi dell’École spéciale de dessin et de mathématiques, meglio conosciuta come Petite École, scuola di disegno gratuita creata nel 1766 per gli operai e gli artigiani parigini. Qui incontra Alphonse Legros, Jean-Charles Cazin e il maestro di disegno Horace Lecoq de Boisbaudran, colui che maggiormente stimola le sue capacità nel disegno a memoria. Tre anni dopo, nel 1857, terminati gli studi alla Petite École, tenta l’accesso alla prestigiosa École des Beaux-Arts, ma per tre volte è respinto all’esame d’ammissione per carenze della modellazione, ritenuta ancora troppo neosettecentesca. Le ripetute bocciature École des Beaux-Arts lo costringeranno a guadagnarsi da vivere lavorando per altri, realizzando soprattutto opere di carattere decorativo. In questi anni frequenta pure lo studio di Roubaud, dove incontra lo scultore Jules Dalou, al quale dedicherà un busto bronzeo nel 1883. A partire dal 1864 entra nell’atelier di Albert-Ernest Carier-Belleuse, uno degli scultori francesi più celebri del tempo: la collaborazione durerà sette anni, fino al 1870, quando il maestro si trasferirà a Bruxelles per sfuggire alla guerra franco-prussiana. Solamente l’anno successivo Rodin lo raggiungerà in Belgio con la compagna Rose Beuret per collaborare alla realizzazione delle statue destinate al fregio della Borsa; ben presto, però, i rapporti tra i due artisti iniziano a logorarsi, e il sodalizio belga finirà a partire dal 1872. Durante la permanenza in Belgio al seguito di Carier-Belleuse, Auguste ha anche l’opportunità di scoprire il paese, girando le diverse città, e studiando i grandi artisti locali: Van Dyck, Teniers, De Snyders, De Jordaens e soprattutto Pieter Paul Rubens, che definisce “un’ossessione che ti entra nel corpo”. Dello stesso periodo sono pure una serie di dipinti di piccolo formato, per lo più dedicati alla foresta belga di Soignes, caratterizzati da una pennellata veloce e corsiva e da una luce straordinaria che si lega alla grande tradizione francese di Corot e Courbet. Gli anni Settanta restano comunque un periodo piuttosto attivo per la carriera di Rodin: nel 1875 il busto marmoreo dell’Uomo dal naso rotto è finalmente accettato ed esposto al Salon parigino, nel 1877 il gesso dell’Età del bronzo viene presentato a Bruxelles e poi a Parigi, l’anno successivo inizia a lavorare al San Giovanni Battista e del 1879 sono i primi lavori per la manifattura di Sèvres e il concorso per il monumento della Défense di Parigi. Di fondamentale importanza è pure il soggiorno italiano iniziato nel marzo del 1876. Rodin visita Torino, Genova, Pisa, Roma, Napoli, Padova, Venezia e specialmente Firenze, dove ha modo di studiare direttamente le opere dei grandi maestri del Rinascimento italiano e in particolar modo a quelle di Michelangelo e Donatello. Data cruciale per la produzione artistica dello scultore parigino è sicuramente il 1880. Il Sottosegretario alle Belle Arti, Edmond Turquet, affida ad Auguste Rodin l’esecuzione di una porta bronzea monumentale per il nascente – ma in realtà mai aperto – Musée des Arts Décoratifs di Parigi; il soggetto prescelto per la decorazione sarebbe dovuto essere la celebre Divina Commedia di Dante Alighieri. Dopo aver accettato di buon grado tale incarico, Rodin si lancia in un’impresa immensa, smisurata: la realizzazione di una porta alta più di quattro metri e mezzo, che deve ospitare un gran numero di figure a tutto tondo. Per l’esecuzione della cosiddetta Porta dell’Inferno,la direzione delle Belle arti gli assegna pure uno studio al Dépôt des Marbres in rue de l’Université. Prendendo come modello le porte che Lorenzo Ghiberti aveva realizzato per il battistero fiorentino di San Giovanni, lo scultore lavorerà alla Porta per tutto il decennio, ma quando diventa chiara l’ipotesi che il Museo des Arts Decoratifs non si sarebbe più costruito, egli abbandona il lavoro. Solamente più tardi, alle soglie del nuovo secolo, Rodin decide di riprendernee l’esecuzione, e nel 1900 ne viene montata una versione non definitiva in gesso all'esposizione personale di Rodin a Place de l'Alma. Nonostante la sua incompiutezza, tale opera diventa per lo scultore un vero e proprio punto di partenza per lo sviluppo di numerosi gruppi scultorei indipendenti, come il celebre Pensatore, Il Bacio, Le Tre Ombre, Paolo e Francesca o la figura dell’Ugolino. Al 1884 risale, invece, la commissione del monumento ai Borghesi di Calais da parte del sindaco della città, Omer Dewavrin. Attraverso questo originalissimo gruppo scultoreo Rodin rappresenta un episodio Guerra dei Cent’anni, durante il quale il sovrano d’Inghilterra Edoardo III si offrì di risparmiare Calais a patto che sei dei suoi più illustri cittadini si presentassero al suo cospetto per consegnargli le chiavi della città prima di essere giustiziati. Sfuggendo alla retorica, lo scultore parigino decide di impostare le sei figure secondo uno schema nuovo e originale; esse sono scolpite in pose quasi bloccate, fortemente drammatiche, oppresse dal dolore, dall’angoscia e consapevoli della propria sorte. Ciò nonostante i lavori al monumento procedono a rilento, e questo viene inaugurato solo il 3  giugno del 1895. Per quanto riguarda la vita privata, gli anni Ottanta sono segnati dall’incontro con la giovane Camille Claudel (1864-1943), che nel 1885 entra come allieva nel suo atelier e con la quale si verrà presto a creare un profondo e complesso legame sentimentale. La decade 1890-1900 coincide con un periodo poco felice per la carriera artistica di Rodin. Sono infatti anni in cui egli è impegnato in grandi ordinazioni, per la maggior parte delle quali non ottiene il consenso sperato. Caso esemplare è quello legato al Monumento a Victor Hugo: il progetto, nato in seguito a una lunga genesi creativa ma mai portato a termine, nel 1891 è rifiutato per il Panthéon (luogo in cui doveva essere originariamente sistemato); viene però subito proposta una collocazione alternativa all’aperto, ai giardini del Luxembourg. Nello stesso anno ottiene dalla Société des Gens de Lettres l’incarico di realizzare il Monumento a Balzac, opera esposta al Salon parigino solamente nel 1898 ma rifiutata dai committenti perché considerata incompleta e caricaturale. Tuttavia Rodin rileverà personalmente il monumento per collocarlo nella nuova casa-studio di Meudon, la Villa des Brillants, acquistata nel 1895. Il nuovo secolo si apre con l’Esposizione universale di Parigi nel 1900. Per questa occasione un intero padiglione, quello in  Place de l’Alma, viene interamente predisposto per ospitare una grande retrospettiva in onore di Auguste Rodin, qui celebrato come uno dei maggiori scultori dell’Ottocento. Con l’esposizione delle Tre Ombre al Salon del 1892 inizia la serie dei rivoluzionari ingrandimenti a scala monumentale delle opere appartenenti al periodo precedente. Ad esempio, il grande Pensatore in gesso verrà presentato nel 1904 alla International Society of Sculptors, Painters an Gravers di Londra, mentre la sua grande versione bronzea verrà donata con una sottoscrizione allo Stato francese nel 1906, e poi sistemata davanti al Panthéon. Nel 1907 espone pure la grande versione dell’Uomo che cammina a Strasburgo e poi a Parigi: la scultura nasce dall’assemblaggio, alla fine degli anni Novanta, delle gambe del San Giovanni Battista con uno studio di torso. L’ultima fase della vita dell’artista è caratterizzata da numerosi spostamenti, sia nella stessa Francia, che in Inghilterra e in Italia, soprattutto a Roma, città in cui si recherà per l’istallazione dell’Uomo che cammina nel cortile di Palazzo Farnese. Nel 1914 viene pubblicato Les Cathédrales de France, unico testo mai scritto da Rodin. Questi sono anche gli anni in cui lo Stato francese inizia a pensare ad un progetto per l’apertura di un Musée Rodin; a partire dall’aprile del 1916, Rodin donerà alcune sue opere allo Stato proprio in vista di uno spazio espositivo a lui interamente dedicato. Sfortunatamente, però, egli si ammala gravemente e, dopo aver sposato Rose Beuret il 29 gennaio del 1917, muore il 17 novembre dello stesso anno. è sepolto, come la moglie, nel giardino della Villa des Brillants a Meudon.

Video: Raro filmato su Auguste Rodin

Video: Alcune sculture di Auguste Rodin 1

Video: Alcune sculture di Auguste Rodin 2


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