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Ricerca Artistica a cura di Gino Di Grazia



Aristide Maillol

Aristide-Jean-Bonaventure Maillol nasce in un paese vicino ai Pirenei francesi, a Banyuls-sur-mer, il 9 dicembre 1861. Nel 1874 realizza i primi dipinti. Dopo aver frequentato le scuole a Perpignan, si reca a Parigi nel 1882 dove, dopo numerosi tentativi, si iscrive nel 1885 all'École des Beaux Arts, seguendo i corsi di Jean Léon Gérôme e Alexandre Cabanel. Nel 1889, in un momento di grande difficoltà economica, conosce Bourdelle che lo aiuta e lo ospita a casa sua. Al 1892 risale la conoscenza di Gauguin che lo incoraggia a proseguire nella ricerca avviata. In questi anni compie frequenti visite al Musée de Cluny e da qui inizia ad interessarsi all'arte decorativa. Nel corso degli anni Novanta subisce l'influenza del movimento dell'Art and Craft e lavora alla realizzazione di arazzi, ceramiche e pannelli decorativi di legno. Nel 1893, grazie all'aiuto economico della principessa Bibesco, apre una manifattura di arazzi nel suo paese di nascita e nel tempo libero si dedica alla scultura. Nel 1894 torna a Parigi, dove per sopravvivere dà lezioni di disegno; inoltre espone a Bruxelles nel Salon de la Libre Esthétique e viene recensito da Gauguin nella rivista "Essais d'Art Libre". L'anno seguente un suo arazzo è presente al Salon de la Societé Nationale des Beaux Arts e Maillol inizia a dedicarsi quasi esclusivamente alla produzione plastica, anche a causa di un abbassamento della vista che non gli permette di continuare a lavorare sugli arazzi. Verso la metà degli anni Novanta ha modo di conoscere il gruppo dei Nabis e stringe amicizia con Denis, Bonnard, Vuillard, con il poeta Marc Lafargue e con il pittore ungherese Rippl-Ronai. Nel '96 partecipa nuovamente al Salon de la Societé Nationale con delle piccole sculture in legno e un modello in cera. Nel 1899 apre il suo primo atelier a Villeneuve-Saint-Georges e in questo periodo conosce Picasso. La plastica egizia ed indiana, che ha occasione di ammirare all'Esposizione Universale di Parigi del 1900, oltre a quella di stampo classico, lo conducono verso la creazione di volumi massicci, ma distesi, individuati dalle semplici figure femminili, così abbondantemente presenti nella sua produzione. Molti dei suoi lavori compaiono nei dipinti di Bonnard e Vuillard e in particolare quest'ultimo segnalerà le sculture di Maillol ad Ambrosie Vollard, il quale, acquistandone diverse, contribuisce a migliorare la situazione economica dell'artista. La parigina Galerie Vollard allestisce la sua prima personale nel 1902, che ottiene un grande successo, ma è al Salon d'Automne del 1905 che Maillol presenta la prima opera monumentale, La mediterranea, acquistata dal conte tedesco Harry Kessler, importante collezionista tedesco che diventerà il suo principale mecenate. Nello stesso anno inizia uno stretta frequentazione con Matisse. Contemporaneamente è incaricato di realizzare L'azione in catene: monumento a Louise-Auguste Blanqui, per la città di Puget-Théniers (quì raffigurata la versione nei Giardini di Carrousel, Parigi). Nel 1907 ultima il bassorilievo Il Desiderio (Parigi, Museo d'Orsay) e la statua La giovane ciclista per il conte Kessler. Questi, nel 1908, lo invita in Grecia, chiedendogli di illustrare con delle xilografie le Egloghe di Virgilio. Nel 1910 inizia a lavorare ad un monumento a Cézanne che troverà la sua sistemazione nei giardini delle Tuileries di Parigi. Dal 1919 al 1923 si occupa della realizzazione di due monumenti ai caduti destinati alle città di Céret e Port Vendres. A Buffalo, negli Stati Uniti, viene inaugurata la sua prima personale americana nel 1925, presso la Albright Gallery. La galleria Flechteim di Berlino nel 1928 e la Kunsthalle di Basilea nel 1933 gli dedicano una retrospettiva. Nel 1930 riceve degli incarichi per un monumento ai caduti di Banyuls e per un monumento a Debussy a Saint-Germain-en-Laye. Nel 1938 ottiene le ultime commissioni, una per la città di Tolosa e una in memoria di Henry Barbusse. Aristide Maillol muore per un incidente automobilistico il 27 settembre 1944

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Filmato Maillol e Dina Vierny


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